04 giugno 2013

Fantasia


Tutto si può dire dei nostri uomini (e donne) politici, salvo che difettino di fantasia. E spesso le loro originali anche se non sempre felici intuizioni possono dare origine ad idee nuove del tutto inedite. Gli esempi che si possono fare sono innumerevoli, ma ne citeremo un paio molto recenti e che forse sono sfuggiti all’attenzione, generale.
Per citare un paio di esempi recentissimi, il ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato, riteniamo al fine di incrementare i consumi e di conseguenza la produzione e quindi l’occupazione, problema numero uno dell’attuale situazione di crisi, intenderebbe proporre la chiusura degli esercizi commerciali il sabato. La ricetta ci sembra molto originale: chi ha un lavoro e quindi dispone di un reddito, sia pur modesto, non potrà utilizzare il giorno libero del sabato per effettuare i propri acquisti. Chi invece è senza lavoro e quindi dispone di molto tempo libero, potrà utilizzare liberamente i giorni di apertura dei negozi per non spendere i soldi che non ha.
Altro esempio. Il ministro dell’Integrazione, on. Cécile Kyenge, ha recentemente  dichiarato, a proposito delle leggi sull’immigrazione clandestina, che è lecito non osservare le leggi ingiuste. Chi poi possa stabilire se una legge è giusta o ingiusta non l’ha precisato. A questo proposito vale la pena di svolgere alcune considerazioni.
Al momento di assumere la carica di ministro, l’on. Kyenge ha giurato di rispettare la Costituzione, naturalmente quella dello stato italiano. Ora la Costituzione più bella del mondo, al suo articolo 3 stabilisce che tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge. Quindi, se è lecito non osservare le leggi ingiuste, e la decisione se una legge è giusta o ingiusta spetta al singolo cittadino, è possibile stabilire che le leggi fiscali, tanto per fare un esempio, sono ingiuste e pertanto si possono violare senza conseguenze?
Oppure le leggi legano solo i cittadini, e quindi i clandestini che non sono (ancora) cittadini italiani possono ignorarle liberamente? O infine l’unica persona abilitata a stabilire se una legge è giusta o ingiusta è forse il ministro dell’integrazione?  Come si può constatare l’on. Kyenge si è perfettamente integrata alle più deplorevoli usanze della nostra politica: parlare a ruota libera senza preoccuparsi di ciò che si dice.
E’ chiaro che la creatività dei nostri rappresentanti è stupefacente e non conosce limiti. In particolare va notato che, quando assumono l’incarico di ministro, essi ritengono normale formulare un proprio programma di governo, normalmente molto fantasioso, incuranti del programma annunciato dal Premier ed espressamente approvato con il voto di fiducia.
Il Bertoldo

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